Si può chiamarlo vino analcolico?

Spesso lo sentiamo dire anche dai clienti e da alcuni che lo vendono: vino analcolico. Ma è corretto? La risposta è: no.

Il termine vino è per definizione una bevanda alcolica ottenuta dalla fermentazione del frutto della vite, le uve di Vitis vinifera, o del mosto. Perciò non si può usare il termine vino in assenza di alcol per scopi commerciali ma tra clienti e alcuni fornitori è di moda usarne la declinazione gergale “vino analcolico” per identificarlo nel settore degli analcolici. Questa invece sarebbe la corretta definizione: una bevanda senza alcol (analcolica appunto) a base di vino dealcolato.

Le bevande si distinguono tra alcoliche e analcoliche a seconda che abbiano una gradazione alcolica rispettivamente sopra o sotto 1,2 gradi. Alcuni fornitori o produttori, italiani o esteri, non spiegano che i loro prodotti non possono che essere dei semplici analcolici in quanto non provengono da vino alcolico dealcolato ma da succhi o mosti che ovviamente non hanno alcol superiore a 1,2 gradi in quanto non fermentano o non hanno fermentato. Nonostante questa facilitazione per la produzione che salta tutta la dealcolazione e/o i processi di vinificazione, oltre al basso costo delle materie prime, possono vendere i loro prodotti a prezzi elevati equivalenti a quelli dei dealcolati o dei prefermentati. Questi ultimi, pur non essendo dealcolati, almeno passano attraverso alcuni processi di vinificazione. Da sempre spieghiamo queste differenze ai nostri clienti per far comprendere le diversità di prezzo e di qualità dei nostri prodotti e di quelli dei nostri business partner.

I prodotti dealcolati che ti propone Zeroalcol sono ottenuti solo ed esclusivamente da vero vino alcolico come materia prima e i prodotti finali hanno una gradazione alcolica esclusivamente sotto 0,5 gradi e, nella maggior parte dei prodotti, uguale a 0,0 gradi. Ciò significa che in 100 ml di bevanda sono contenuti 0,0 ml di alcol, oppure, per certe etichette di prodotto, un valore inferiore a 0,5 ml. Zeroalcol indica sempre al cliente se alcuni prodotti non sono dealcolati ma dei prefermentati o dei succhi d’uva.

Zeroalcol da molti anni si distingue per la massima trasparenza nei confronti di tutti i clienti e del mercato, spiegando sempre che non viene venduto del vino ma delle bevande analcoliche ottenute da esso tramite la dealcolazione. Ovviamente il gusto non potrà essere lo stesso a causa della mancanza di alcol, ma si può trovarlo gradevole, può piacere o no, può diventare un’insostituibile bevanda, insomma, possono verificarsi tanti casi quanti sono i gusti dei clienti. Proprio come accade nella degustazione del vino alcolico.

Zeroalcol offre la più ampia scelta di fermi e di frizzanti di alta qualità che si può trovare in Italia nel mercato degli analcolici Made in Italy o di altri paesi europei.

 

Una buona alternativa agli alcolici

Non puoi più bere vino? O birra? I prodotti offerti da Zeroalcol sono l’alternativa quotidiana.

I metodi di dealcolazione usati dai nostri produttori riescono a mantenere intatte le caratteristiche salutari del vino alcolico togliendo l’alcol. Questa è la più grande differenza tra le nostre bevande ottenute da vini, cioè il risultato della fermentazione dell’uva, e quelle che provengono da materie prime non fermentate e perciò prive di quei composti salutari ottenibili solo dalla fermentazione.

I prodotti di ottima qualità riescono a perdere circa meno di un terzo del loro volume durante la dealcolazione, trattenendo la maggior parte delle sostanze benefiche del vino:

– polifenoli come il resveratrolo, un polifenolo non flavonoide che possiede proprietà antiossidanti, antitumorali, antibatteriche, antifiammatorie ed è un vero e proprio fluidificante del sangue naturale;

– polifenoli che possono aumentare la produzione di endorfine nel cervello, migliorando l’umore e combattendo la depressione;

– polifenoli antiossidanti come la quercetina che, soprattutto nelle donne, come prevenzione sarebbero in grado di bloccare gli estrogeni, spesso causa del cancro al seno o al colon nelle donne;

– polifenoli che proteggono attivamente la flora intestinale, favorendo il corretto processo digestivo aiutando il nostro stomaco a limitare l’assimilazione dei grassi e mantenendo l’apparato digestivo funzionale;

– grazie alle proprietà antiossidanti, i polifenoli possono rallentare in generale il processo di invecchiamento e nello specifico, soprattutto per le donne, quello delle ossa prevenendo l’osteoporosi.

Rosso o bianco analcolico sono identici come nel vino?

Il bianco, come il rosso, possiede diverse proprietà attive ma quelle del rosso sono superiori e più importanti a causa del processo di vinificazione del vino bianco di partenza, dove le bucce degli acini contenenti tanto resveratrolo, vengono separate immediatamente dal mosto, a differenza di quanto accade per il rosso. Quindi il vino alcolico bianco arriva già alla dealcolazione con meno polifenoli di quello rosso. Se però non piacesse quest’ultimo, allora i bianchi dealcolati sono una buona alternativa a patto di consumarne di più del rosso nel caso si volesse aumentare l’assunzione di polifenoli.

 

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